Domani è il 25 Novembre.
Domani è quel giorno in cui, per magia, tutt3 si ricorderanno che esiste la violenza sulle donne.
Quel giorno in cui le nostre bacheche, le ...strade, le piazze, si riempiranno di rosso.
Fiori, fiorellini, scarpine, scarpette.
Quest’anno, per la covid edition, pure le mascherine.
Domani è quel giorno in cui chiunque, dal marito violento al politico misogino, si sentiranno autorizzati a dire qualcosa su questo “preoccupante fenomeno”.
Ecco, noi, oggi, vorremmo fare un appello.
Vorremmo chiedere a tutte quelle persone che hanno non solo il privilegio ma anche l’arroganza di parlare di violenza di genere solo un giorno all’anno, di tacere.
Di continuare a vestirsi di blu, di nero, a pois.
Di risparmiare ai fiori la recisione e a noi la cantilena della loro ipocrisia.
Vi chiediamo, domani, di fare soltanto una cosa: ascoltare.
Di fare lo sforzo disumano di porvi in ascolto di chi quella violenza la vive, l’ha vissuta, la vivrà.
Di chi non può permettersi di parlarne una volta all’anno ma è costrettə a farlo tutti i giorni.
Provate allora a partire da qui, ascoltate queste parole, fino alla fine.
E quando l’avrete fatto rispondete a questa domanda: davvero pensate che basti un giorno?
...
Grazie a
@zzindia @wolfiemic_92 @mammafrau e Gaia @voidavoid @arianna.parrotta @simonebaglini @chiaraluchettiyoga @s.t.a.i.c.a.l.m.a @laurett22 @nclmtm @silvia.carpi @ms.femme89 @fabriziocassanelli @elisabrrr @fioredarsenico @cinzialeggieri @irene.giusti e a Massimo, Andrea e Letizia
attivo
Non basta un giorno
Domani è il 25 Novembre. Domani è quel giorno in cui, per magia, tutt3 [...]
Domani è il 25 Novembre.
Domani è quel giorno in cui, per magia, tutt3 si ricorderanno che esiste la violenza sulle donne.
Quel giorno in cui le nostre bacheche, le ...strade, le piazze, si riempiranno di rosso.
Fiori, fiorellini, scarpine, scarpette.
Quest’anno, per la covid edition, pure le mascherine.
Domani è quel giorno in cui chiunque, dal marito violento al politico misogino, si sentiranno autorizzati a dire qualcosa su questo “preoccupante fenomeno”.
Ecco, noi, oggi, vorremmo fare un appello.
Vorremmo chiedere a tutte quelle persone che hanno non solo il privilegio ma anche l’arroganza di parlare di violenza di genere solo un giorno all’anno, di tacere.
Di continuare a vestirsi di blu, di nero, a pois.
Di risparmiare ai fiori la recisione e a noi la cantilena della loro ipocrisia.
Vi chiediamo, domani, di fare soltanto una cosa: ascoltare.
Di fare lo sforzo disumano di porvi in ascolto di chi quella violenza la vive, l’ha vissuta, la vivrà.
Di chi non può permettersi di parlarne una volta all’anno ma è costrettə a farlo tutti i giorni.
Provate allora a partire da qui, ascoltate queste parole, fino alla fine.
E quando l’avrete fatto rispondete a questa domanda: davvero pensate che basti un giorno?
...
Grazie a
@zzindia @wolfiemic_92 @mammafrau e Gaia @voidavoid @arianna.parrotta @simonebaglini @chiaraluchettiyoga @s.t.a.i.c.a.l.m.a @laurett22 @nclmtm @silvia.carpi @ms.femme89 @fabriziocassanelli @elisabrrr @fioredarsenico @cinzialeggieri @irene.giusti e a Massimo, Andrea e Letizia
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Femminismo di Strada - DDL Zan Special Edition
In occasione del mese del #pride abbiamo deciso di dedicare questa [...]
In occasione del mese del #pride abbiamo deciso di dedicare questa terza puntata di Femminismo di Strada al DDL Zan.
Come al solito siamo scese in strada per scoprire cosa ne ...pensi la gente fuori dall’oasi –relativamente- felice che è il nostro feed di Instagram.
In quantə sanno cos’è il DDL Zan? Sono favorevoli o contrariə?
E, in entrambi i casi, perchè?
Sono queste le domande che abbiamo posto allə malcapitatə passanti.
Nonostante le basse aspettative dobbiamo ammettere di essere rimaste positivamente sorprese.
A parte un paio di persone che hanno rifiutato di farsi riprendere le risposte sono state incoraggianti, confermando le percenutali dei sondaggi ufficiali.
Secondo l’ultimo sondaggio BiDiMedia infatti, il 60% dellə italianə sono favorevoli, il 29% contrariə e l’11% incertə.
Inoltre, ben il 46% dellə italianə ritiene che la legge vada approvata il prima possibile.
Ma allora, quanto ancora dobbiamo aspettare?⏳
✨Guardate il video e fateci sapere cosa ne pensate, se avete voglia potete anche voi rispondere a queste tre domande lasciandoci un commento. ⤵️⤵️
Buona visione 🎥
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Femminismo di strada. Vol.1 (Madrid)
Benvenutə al primo episodio di FEMMINISMO DI STRADA. Visto che (anche) [...]
Benvenutə al primo episodio di FEMMINISMO DI STRADA.
Visto che (anche) quest’anno per moltə di noi sarà impossibile scendere in strada domani, abbiamo deciso di portare la strada qui.
…
In vista ...dell’8 Marzo abbiamo deciso di scendere in strada a scoprire che aria tira fuori dalla nostra bolla femminista.
Con mezzi molto spartani e una bella faccia tosta abbiamo fermato le persone per strada e gli abbiamo fatto una domanda: Cos’è per te il femminismo?
Devo ammettere che le mie aspettative non erano molto alte, invece le persone che si sono fermate a parlare, tralasciando la signora che se ne va indignata dicendosi contraria al femminismo (?), mi hanno sorpresa positivamente.
So che in queste parole manca molto e mancano in moltə, so che c’è ancora molta strada da fare. Ma è un inizio.
Vorrei che questo video ci aiutasse a ricordare che quello che facciamo qui sopra, online, quotidianamente, non è inutile. Non è solo una bolla staccata dal mondo nella quale rifugiarsi.
È un megafono, è un pulpito.
Quello che facciamo e diciamo qua è potente e là fuori, per strada, piano piano, ci arriva.
In questo primo episodio le strade sono quelle di Madrid, dove vivo. In Aprile Silvia ci porterà tra le strade di Pisa.
Sarà curioso vedere le differenze.
L’idea è che questo progetto, di cui questo video è l’episodio pilota, arrivi in quante più strade possibili. Italiane, estere, vicine, lontane.
“Cos’è per te il femminismo?” è la domanda con la quale abbiamo deciso di cominciare, ma non è certo l’unica che abbiamo voglia di fare.
Se avete domande o proposte che vi piacerebbe vedere nei prossimi video, scrivetecele.
Se invece avete voglia di portare FEMMINISMO DI STRADA nelle vostre città contattateci e vi diremo come fare.
Nel frattempo, godetevi il video.
E domani, scioperiamo!